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Come si calcola il “bonus gas” della Regione Basilicata?
Provate a chiederlo ad APIBAS S.p.A. o all’intellighenzia della Regione Basilicata, scoprirete che
non lo sanno.
Le interviste, i comunicati stampa e gli annunci fatti dagli “alti” funzionari e dai vertici della politica
regionale hanno sempre affermato che il gas, per i lucani, è gratis.
Bugia!
L’ADOC di Basilicata dopo molti reclami e molta insistenza presso le compagnie che aderiscono al
c.d. “bonus gas” hanno svelato l’arcano:
Il bonus si calcola con una complessa formula che prende in considerazione 7 elementi oltre al
consumo effettivo di gas riportato in bolletta.
Gli elementi considerati sono: 1) il Punto di consegna (PDR); 2) il profilo di fornitura (C1 = Riscaldamento, C3= Riscaldamento, cottura cibi e acqua calda); 3) il profilo di consumo (consumo domestico o
condominiale); 4) la zona climatica (in Basilicata varia “C” a “E”); 5) la quantità di gas consumato nell’anno
precedente; 6) la percentuale di consumo mensile (compresa tra 2% e 5%); 7) il CMEM (un valore
pubblicato da ARERA ogni mese).
Così non stupitevi se, come promesso dagli illuminati, non vengono azzerati i costi della “molecola gas”.
Il regolamento approvato in fretta e furia per attivare il bonus gas prima delle passate elezioni contiene molte falle, tant’è che gli stessi vertici regionali, ormai otto mesi fa, avevano preannunciato un nuovo regolamento (da concordare con le Associazioni dei consumatori) per correggere errori e anomalie ma ad oggi niente è cambiato.
I consumatori sono avvisati: con il nuovo anno termico il “bonus gas” riserverà molte sorprese.
L’ADOC di Basilicata sollecita l’APIBAS S.p.A. e i vertici della Regione ha tener fede alle loro promesse affinché i cittadini non siano ulteriormente turlupinati.
Il Presidente
(dott. Canio D’ANDREA)